Ozonoterapia

L’ozono è una forma arricchita dell’ossigeno (O3) è blu e ha un odore particolare.
Nello spazio ci protegge dalle radiazioni ultraviolette. Sulla terra è il più efficace battericida esistente. La sua capacità di rilasciare ossigeno è stupefacente. In natura vi è un ciclo di ossigeno proprio come c’è un ciclo di acqua.
L’ossigeno viene rilasciato dalle piante attraverso il processo di fotosintesi: cioè con l’assorbimento di CO2 ed il rilascio di O2. È più leggero dell’aria e tende ad accumularsi negli strati più alti dell’atmosfera. In corrispondenza della zona di altezza pari a 20-30 km dalla superficie terrestre, le radiazioni ultraviolette, di lunghezza d’onda 185-200 nanometri, colpiscono l’ossigeno e ne trasformano una parte in ozono (O3).
L’ozono così creato forma un sottile strato nell’atmosfera che assorbe e blocca parte dello spettro UV. La grande maggioranza dei raggi UV raggiunge la terra e ce ne accorgiamo quando ci abbronziamo. Circa l’assottigliamento dello strato di ozono, la realtà è che la produzione di ozono nell’atmosfera superiore dipende dalla quantità di energia proveniente dal Sole.
Durante i picchi di attività solare, l’ozono viene creato a una velocità maggiore. Durante le pause nel ciclo delle macchie solari, lo strato di ozono diventa più sottile. Il livello più basso mai misurato è stato nel 1962. Di notte, sul lato oscuro del pianeta, lo strato di ozono sparisce in poche ore. Il livello viene ristabilito come il Sole sorge al mattino. Nel corso degli inverni polari non si sviluppa ozono a causa dell’assenza di luce solare.
L’ozono è prodotto costantemente nell’alta atmosfera fino a quando il Sole splende e, dal momento che è più pesante dell’aria, tende ad accumularsi sulla superficie terrestre. Nella sua discesa si combina con gli inquinanti dell’aria, effettuando una vera a propria pulizia e igienizzazione dell’aria. Tramite l’ozono la natura mette in moto un sistema che potremmo definire autopulente. Quando l’ozono si mescola con l’acqua piovana, forma il perossido di idrogeno, un composto che favorisce la crescita delle piante.
Oltre alla radiazione solare, i fulmini contribuiscono alla formazione dell’ozono. Durante un temporale o una tempesta, la quantità di ozono prodotta è il triplo del limite consentito di 0,15 ppm come stabilito dalla Us Epa. Questa concentrazione di ozono è all’origine di quell’odore fresco dopo una pioggia ed è il massimo beneficio per chiunque abbia la fortuna di respirare l’ozono in quei momenti.
Queste sono le forme di ozono prodotte da processi naturali nell’atmosfera.

INDICAZIONI CLINICHE

  • Acne
  • Adiuvante Nella Chemio/Radio Terapia
  • Arteriopatie Periferiche
  • Artrosi
  • Cefalee Vascolari E Tensive
  • Dolore Cervicale E Lombare
  • Fibromialgia
  • Ernia Del Disco

APPLICAZIONI IN MEDICINA
L’ozono è un gas che, in natura, si forma nell’atmosfera grazie a scariche elettriche che modificano la stabile struttura molecolare dell’ossigeno (O2), trasformandolo in O3. Ha un colore lievemente blu e un odore pungente. Una molecola di ozono è quindi formata da tre atomi di ossigeno ed è instabile: uno dei tre atomi tende infatti a separarsi per unirsi ad altre strutture molecolari, facendo ritornare la molecola di ossigeno (O2) alla sua forma stabile. Ma è proprio da questa instabilità che derivano le sue proprietà benefiche.
Sulla Terra infatti niente distrugge batteri e virus meglio dell’ozono. Può essere usato inoltre per eliminare, funghi, muffe, pesticidi, metalli pesanti, nitrati, nitriti e altre sostanze potenzialmente dannose. Grazie alla sua capacità di ossidazione, uccide i batteri attaccando la struttura molecolare delle loro membrane protettive e alterandone gli enzimi interni. Modificando la composizione molecolare di muffe, funghi e alghe, riesce ad annientarli. L’ozono è inoltre in grado di penetrare nelle strutture interne dei virus, danneggiando gli acidi nucleici virali e impedendo così la loro replicazione.
Non esiste quindi batterio, virus o fungo che possa resistere a una corretta dose di ozono, somministrata nei tempi giusti. Inoltre, normalizza e riequilibra il sistema immunitario, intervenendo contro le immunodeficienze e contro le risposte in eccesso come, per esempio, nel caso delle allergie. Senza dimenticare le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, e la capacità di migliorare il metabolismo cellulare. Nelle zone del corpo dove viene somministrato, l’ozono migliora la circolazione sanguigna, soprattutto il microcircolo dei capillari, scioglie i grassi corporei (molto efficace contro cellulite e adiposità localizzate) e agisce contro i muscoli tesi e contratti.
L’ossigeno-ozono terapia può anche essere un valido rimedio al problema sempre maggiore della resistenza dei batteri agli antibiotici. Un fenomeno alimentato dall’abuso o dall’uso scorretto di farmaci che stimolano nei batteri la capacità di resistere alla loro azione. L’ozono è in grado di annientare anche quei ceppi batterici contro cui si dimostrano inefficaci anche gli antibiotici più potenti in circolazione.

L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla Sioot e approvati dal Ministero della Salute:
• Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
• Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.
• Iniezioni di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di ossigeno-ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo, in base alla patologia da curare.
• Insufflazioni di ossigeno-ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive zone attraverso dei piccoli cateteri. L’ozono entra così in contatto diretto con tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni di disagio.
• Via topica: si applica su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono.
• Idropinica: il paziente beve regolarmente acqua ozonizzata e il suo organismo può così godere dei benefici globali dell’ozono.

La validità dei metodi di somministrazione dell’ozono e dell’ossigeno-ozono terapia come strumento di cura di numerose patologie è confermata da una bibliografia di oltre 1800 lavori pubblicati dal 1995 a oggi su www.pudmed.com, una sorta di enciclopedia online che riporta tutti i lavori scientifici pubblicati sulle più importanti riviste mediche.

È assolutamente proibito iniettare la miscela di ossigeno-ozono direttamente nelle vene o nelle arterie. Da evitare anche la somministrazione per via respiratoria, le cui controindicazioni sono documentate da oltre 1750 pubblicazioni.

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