“Gynecological Health”
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La Casa di Cura “Regina Pacis” dedica a tutte le donne una giornata di visite gratuite con specialisti ginecologi di altissimo livello.

TUMORI GINECOLOGICI
Le neoplasie ginecologiche d’interesse, nell’ambito del progetto Ginecologia di diagnosi precoce, sono i tumori dell’utero (collo e corpo) e delle ovaie.

TUMORI DEL COLLO DELL’UTERO o CERVICE UTERINA
Il collo dell’utero costituisce la parte inferiore dell’organo e delimita il passaggio tra corpo uterino e vagina.
I tumori della cervice si classificano sulla base delle cellule da cui prendono origine e sono principalmente di due tipi: carcinomi a cellule squamose (80%) e adenocarcinomi (15%). Meno comuni le forme miste definite carcinomi adenosquamosi (3-5%).
Le cellule in trasformazione presentano inizialmente caratteristiche definite precancerose (CIN, SIL). Lasciate a sé, nel tempo, possono dare origine ad un tumore o in alcuni casi regredire.
E’ evidente che prevenirne la formazione e diagnosticarle e trattarle in modo tempestivo permette di ridurre il rischio di sviluppare una neoplasia.

FATTORI DI RISCHIO:
Infezione da Human Papilloma Virus (HPV): l’infezione si trasmette per via sessuale, ma non tutti i ceppi del virus sono coinvolti nella comparsa della malattia: solamente i ceppi HPV 16 e HPV 18 paiono essere responsabili della maggior parte dei tumori della cervice.
L’inizio precoce dell’attività sessuale e partner sessuali multipli possono aumentare il rischio di infezione, così come condizioni di insufficienza delle difese immunitarie legate a malattia (es. AIDS) o trapianti. Non tutte le infezioni da HPV provocano il cancro: il sistema immunitario può debellarle senza conseguenze per la salute.
Anamnesi familiare positiva: presenza in famiglia di parenti strette con questo tumore
Obesità
Dieta povera di frutta e verdura
Fumo

SEGNI e SINTOMI:
Le fasi iniziali sono generalmente asintomatiche ed aspecifiche: perdite di sangue anomale tra un ciclo e l’altro o dopo un rapporto sessuale; secrezioni vaginali non ematiche; dolore.

DIAGNOSI PRECOCE
L’esecuzione programmata del Pap Test nell’ambito dei programmi di screening ha dimostrato di essere efficace nel modificare la storia naturale dei tumori della cervice, almeno nei paesi occidentali.
In Italia, ogni anno si manifestano 3500 nuovi casi mentre sono molto più rare le diagnosi di forme avanzate e scarse le probabilità di morire a causa di questa malattia. Nei paesi in via di sviluppo, al contrario, la malattia, miete ancora molte vittime.
E’ consigliabile effettuare:
Visita ginecologica annuale dopo i 18 anni (prima, se sessualmente attive)
Pap Test ogni 3 anni (tra i 25 ed i 64 anni)
HPV Test (ricerca del Papilloma Virus) su indicazione medica
Colposcopia su indicazione medica
Per prevenire i tumori del collo dell’utero, da qualche anno, le donne hanno a disposizione un’arma in più: il vaccino contro il Papilloma virus che somministrato alle adolescenti, al dodicesimo anno d’età, riduce il rischio di infezione da parte dei due ceppi HPV 16 e HPV 18.
Pare non essere di nessuna utilità vaccinare donne adulte, sessualmente attive, che già sono venute in contatto con il virus e che magari lo hanno già eliminato.

TUMORI DEL CORPO DELL’UTERO
L’utero ha la forma di un imbuto rovesciato ed è formato da due parti: il collo ed il corpo.
Il corpo è costituito da tessuti molto diversi: la parte interna è chiamata endometrio ed è composta da tessuto ghiandolare; la parte esterna miometrio è rappresentata da tessuto muscolare.
La maggioranza dei tumori dell’utero origina dall’endometrio e prendono il nome di carcinomi endometriali. Nella quasi totalità dei casi sono preceduti da quadri di iperplasia endometriale atipica.
Si parla invece di sarcomi uterini quando i tumori originano dal tessuto muscolare e connettivo dell’utero.

FATTORI DI RISCHIO
Età: raramente compaiono prima dei 50 anni. Colpiscono preferenzialmente le donne dopo i 60 anni
Obesità: dieta ricca di calorie e grassi
Diabete: donne diabetiche spesso in sovrappeso
Ormoni: gli estrogeni svolgono un ruolo importante. Gli ormoni sessuali sono responsabili delle modificazioni legate al ciclo mestruale e costituiscono un forte stimolo alla proliferazione delle cellule endometriali. Tutte le condizioni che influenzano il livello di estrogeni possono aumentare il rischio di sviluppare questa malattia:
Menarca precoce
Menopausa tardiva
Assenza di gravidanze
Trattamento con antiestrogeni
Tumori dell’ovaio estrogeno-secernenti
Radioterapia: per trattamento di altri tumori pelvici

SEGNI e SINTOMI:
Sanguinamento vaginale anomalo: tra un ciclo e l’altro o dopo la menopausa
Perdite vaginali: anche maleodoranti
Dolore: in regione pelvica o al rachide

DIAGNOSI PRECOCE:
I tumori endometriali rappresentano la quasi totalità dei tumori dell’utero. Rappresentano il 5-6% dei tumori femminili con 7700 nuovi casi l’anno in Italia. Purtroppo non esistono programmi di screening efficaci in grado di individuare la malattia in fase precoce.
E’ consigliabile comunque effettuare:
visita ginecologica annuale
ecografia pelvica transvaginale + eco color doppler annuale in donne in peri e post menopausa e su indicazione medica
citologia endometriale in caso di perdite ematiche atipiche e su indicazione medica

TUMORE DELL’OVAIO
Le ovaie sono due organi situati a lato dell’utero a cui sono connessi tramite le tube uterine (tube di Falloppio). Sono responsabili della produzione degli ormoni sessuali femminili e degli ovociti, cellule a funzione riproduttiva.
I tumori dell’ovaio si distinguono in benigni, maligni e a malignità intermedia (borderline).
Sulla base della cellula d’origine in:
epiteliali: nascono dalle cellule che rivestono l’organo. Costituiscono più del 90% delle neoplasie ovariche
germinali: originano dalle cellule germinali da cui si formano gli ovociti. Rappresentano il 5 % dei tumori maligni ovarici e colpiscono prevalentemente l’età giovanile. Producono marcatori tumorali dosabili nel sangue (alfafetoproteina e gonadotropina corionica)
stromali: originano dal tessuto di sostegno dell’ovaio. Producono ormoni sia femminili che maschili. Rappresentano circa il 4% di tutte le neoplasie dell’ovaio.

FATTORI DI RISCHIO
Età: la maggior parte dei tumori maligni compare dopo la menopausa con un picco fra i 50 e 70 anni per le forme epiteliali
Storia personale e familiare positiva: predispongono alla malattia
Area geografica: l’incidenza delle forma maligne presenta tassi più elevati in Europa e Nord America
Fattori endocrini: menarca precoce, infertilità, assenza di figli, menopausa tardiva predispongono alla malattia
Fattori ambientali: è stata osservata un’associazione con l’esposizione all’asbesto, al talco, con l’obesità e con una dieta ricca di grassi
Fattori genetici: difetti a carico dei geni BRCA1 e BRCA2 predispongono all’insorgenza di carcinomi della mammella e dell’ovaio. In questi casi il cancro compare in più donne della stessa famiglia ed in età più giovane.
Altra condizione genetica associata all’insorgenza di questi tumori è la sindrome di Lynch 2 associata al carcinoma colico non polipoide.

SEGNI e SINTOMI
Purtroppo il tumore non da sintomi in fase iniziale. Spesso sono vaghi ed aspecifici:
dolore addominale o pelvico
gonfiore addominale
aerofagia
disturbi digestivi
disturbi dell’alvo
disturbi urinari

DIAGNOSI PRECOCE
Il carcinoma dell’ovaio è il sesto più diffuso cancro femminile e rappresenta la più comune causa di morte per neoplasia ginecologica, verosimilmente a causa della tardività della diagnosi (circa i 2/3 dei casi vengono diagnosticati in stadi avanzati).
Non esistono al momento programmi di screening scientificamente affidabili, ma si ritengono utili:
visita ginecologica annuale
ecografia pelvica transvaginale annuale su indicazione medica. Il controllo periodico è particolarmente consigliato alle donne con familiarità positiva per carcinoma ovarico o in caso di mutazioni genetiche come quelle riscontrabili nella sindrome del carcinoma ereditario della mammella /ovaio e nel carcinoma colo-rettale non polipoide del retto
La determinazione del marcatore CA 125 non ha dimostrato di essere utile perché troppo poco specifico mentre risulta essere molto utile nel monitoraggio della malattia già diagnosticata e trattata.

Il PROGETTO GINECOLOGIA
La Casa di Cura “Regina Pacis” si pone come obiettivo di effettuare controlli ginecologici gratuiti allo scopo di fare diagnosi precoce di lesioni sospette, permettendo così di intervenire nel modo più adeguato e tempestivo possibile.

Occorre ricordare che:
– la prestazione gratuita non comprende eventuali test ematochimici, pap test, esame ecografico
– è necessario astenersi da rapporti sessuali nelle 48 ore precedenti.